CURIOSITA IL MAIS

Ecco a voi la curiosità sul Mais , pronta a destare il vostro stupore!

L´antica leggenda delle tre sorelle Mai Fagioli e Zucca

Secondo una leggenda degli Irochesi, un popolo nativo del Nord America, mais, fagioli e zucca sono tre sorelle inseparabili che crescono e si sviluppano con successo solo quando sono insieme. Di qui deriva la tradizione di piantare mais, fagioli e zucca insieme sullo stesso appezzamento di terra

"Molto tempo fa, tre sorelle vivevano insieme in campagna. Queste sorelle erano molto diverse l’una dall’altra, sia per la statura che per il modo di apparire e di muoversi. La più piccola era così giovane e rotonda che poteva solo arrampicarsi ed era vestita di verde.

La seconda sorella indossava un vestito giallo brillante. Aveva un modo molto particolare di muoversi quando il sole splendeva e il vento leggero le soffiava in faccia. La terza era la sorella maggiore, sempre molto dritta e in alto rispetto alle altre sorelle, che le sorvegliava e le teneva lontane dai pericoli. Indossava una coperta verde pallido e aveva lunghi capelli gialli che ondeggiavano nella brezza.

C’era solo una cosa in cui le tre sorelle si somigliavano. Si volevano molto bene e stavano sempre insieme. Questo le rendeva molto forti. Un giorno arrivò nel campo uno strano uccello: un corvo. Parlava ai cavalli e agli altri animali e questo attirò l’attenzione delle sorelle. Più tardi, quell’estate, la sorella più giovane e più piccola scomparve. Le sorelle si rattristarono.

Di nuovo il corvo tornò nel campo per raccogliere canne sulla riva del fiume. Le sorelle che erano ancora insieme osservarono le sue tracce mentre si allontanava e quella sera scomparve anche la seconda sorella, quella con il vestito giallo.

Ora era rimasta solo la sorella maggiore. Continuò a stare in piedi nel campo. Quando il corvo vide quanto le mancavano le sorelle, le riportò indietro e tornarono ad essere forti.Per la nostra coltivazione abbiamo scelto il mai spinato che:

Il Mais Spinato è un’antica varietà bergamasca che arrivò a Gandino ,borgo della Valle Seriana in provincia di Bergamo, nei primi decenni del 1600. E’ una varietà antica, altamente qualitativa ed organoletticamente pregiata, appartenente alla famiglia dei mais vitrei o semivitrei.
Fu il primo mais a giungere in Lombardia. Filippo Lussana pubblicò uno studio che certificava la coltivazione a Gandino in località Clusven nel 1632, nei terreni della famiglia Giovanelli, ricchi commercianti di panni lana di cui la Valle è da secoli produttrice. Nel 1617 il mais era arrivato nei territori legati a Venezia, e in particolare nel Bellunese, nelle terre del nobile Benedetto Miari. Coevi di Miari erano l’allora Patriarca di Venezia, il barone Federico Maria Giovannelli, e i baroni Benedetto e Andrea Giovanelli, Procuratori della Repubblica veneta, tutti originari di Gandino. In entrambi i casi si tratta di mais con i chicchi dalla forma appuntita: nel Bellunese si parla di “Sponcio”, a Gandino di “Spinato”. Si pensi che Matteo Bonafus, direttore del Giardino Reale d’Agricoltura di Torino, pubblicò nel 1833 una schedatura delle varietà di mais che ha fatto da riferimento per tutti gli studiosi. Nel 1842, in una specifica integrazione, aggiunse proprio il mais “rostrato” o “Spinato”, utilizzando la dicitura francese di “Mais a Bec”. (FONTE LE CINQUE TERRE DELLA VAL GANDINO)